GIUGNO
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Cielo grigio e temperatura non estiva: il giorno scelto per visitare il Parco Sigurta', a Valeggio sul Mincio, sembrava non essere dei migliori e invece si e' rivelato il tempo ideale per poter gustare le infinite tonalita' di verde della vegetazione, illuminata da una luce diffusa, senza ombre, come in uno studio fotografico. Le grandi estensioni di prato, che si possono calpestare, non ti fanno resistere al desiderio di camminare scalzo. La presenza di pochi visitatori, rende l'atmosfera ancora piu' rilassante. Il verde, non e' l'unico colore del parco: il rosso e' il secondo colore dominante, ma non per i fiori... ...bensí per gli aceri giapponesi Un particolare dei licheni presenti sugli aceri un altro particolare con foglie morte Sono presenti alcune piante secolari, veramente maestose. La guida che ci accompagna, ci mostra le piante dei fiori di loto, le cui foglie sono idrorepellenti ecco i meravigliosi fiori Nelle grandi aiuole acquatiche, sono fiorite anche le ninfee: una meraviglia ! Il Parco non comprende l'area del Castello di Valeggio, ma la sua figura viene sapientemente sfruttata per farlo sembrare parte di esso. Il viale delle rose La presenza di animali e' concentrata in alcune zone marginali: ci sono mucche, pecore, ma anche daini Di recente e' stata allestita anche una fattoria didattica con animali domestici e tra questi le buffe galline padovane senza cresta Pesci e tartarughe sono presenti negli stagni ma i veri padroni del Parco sono loro: gli scoiattoli ! nell'area dedicata alle piante medicinali, sono rimasto incantato da questo insetto, che per il suo modo di volare ricorda il colibrí : sbatte le ali con una frequenza tale che quasi non si vedono. Rimane in "hovering" come un elicottero e con la spirotromba succhia il nettare. Si tratta della Sfinge del Gallo (macroglossum stellatarum) Elicottero ? Ne e' passato uno vero e ha fatto alcuni giri sopra il parco Il parco comprende varie statue e monumenti, ma quello che mi e' piaciuto di piu' e' un grosso masso che riporta uno scritto di Albert Sabin GIOVINEZZA
DI SPIRITO E DI CUORE
La giovinezza non e' un periodo della vita: e' uno stato d'animo che consiste in una certa forma della volonta', in una disposizione dell'immaginazione, nel prevalere dell'audacia sulla timidezza, della sete dell'avventura sull'amore per le comodita'. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandona il proprio ideale; se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, la rinuncia all'entusiasmo li traccia sull'anima. Essere giovane significa conservare a sessanta o settant'anni l'amore del meraviglioso stupore per le cose sfavillanti e per i pensieri luminosi, la sfida intrepida lanciata agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto cio' che e' nuovo. Resterete giovani finche' il vostro cuore sapra' ricevere i messaggi di bellezza,di audacia,di coraggio, di grandezza, di forza, che vi giungono dalla Terra, da un uomo o dall'infinito; quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo e' solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pieta' della vostra anima Albert Sabin . |