SETTEMBRE
1 |
|
CINQUE ANNI DOPO
Nel 2001 volavo come copilota sul Boeing 747 e a New York ci capitavo quasi tutti mesi. La sosta durava meno di 24 ore, ma una passeggiata per scoprire angoli nuovi e fare foto ci scappava sempre. Le Torri davano la sensazione di una presenza costante: eccole al mattino presto, illuminate dal Sole ma anche quando la notte mi svegliavo per l'effetto del fuso, le vedevo dalla stanza dell'albergo.
a meta' ottobre sono di nuovo a New York ma mi sembra di essere in un'altra citta'. La tristezza ti avvolge e giri con un nodo in gola: la "loro" assenza la senti, eccome !! Ancora il numero totale delle vittime non e' certo e foto dei dispersi tapezzano ogni angolo della citta'. Tutti vogliono mostrare che si sentono americani: chi con un foulard, chi con una spilla, molti hanno la bandierina che sventola dal finestrino della macchina. Anche un'impalcatura puo' servire per cercare di sentirsi uniti e forti. tutti si sentono in debito con i loro eroi girovagando, vedo due vetrine e
al di la del vetro migliaia di bigliettini
raccolti ordinatamente: ecco due particolari dei pannelli Mi sposto sempre piu'
a sud e mi trovo in un parco: il punto tranquillo piu' vicino a "ground
zero" .
Le recinzioni sono addobbate con testimonianze, come questa dei bambini di una scuola elementare o vengono usate per sostenere mazzi di fiori ed annunci. Persone pregano e accendono candele. Si inizia a sentire un odore mai sentito prima, che si fa sempre piu' forte mano a mano che mi sposto piu' a sud. Stanno pulendo i palazzi con getti d'acqua, e' un continuo viavai di tecnici che cercano di ristabilire collegamenti e servizi. Vedo un negozio con la vetrina sfondata e dentro tutto e' ancora coperto da uno strato di polvere grigia, tutto ha lo stesso colore dal pavimento al soffitto. E l'odore acre sale. Ovviamente non ci si puo' avvicinare troppo all'area dove una volta sorgevano le Torri,ma lo zoom mi da una mano a fare questo scatto che testimonia l'orribile gesto Mentre scrivo, ho lo stesso nodo alla gola di cinque anni fa. Ho poi preso il treno che passa sott'acqua e ti porta sulla sponda opposta, in New Jersey. Ground zero fuma ancora dopo tre settimane !! una preghiera per le quasi 3000 vittime alle quali dedico questo report all'entrata di uno
dei tanti templi di Kyoto, a migliaia di chilometri di distanza,
un semplice paletto porta un messaggio di speranza, universale io ho scovato un messaggio tutto
mio, a poche centinaia di metri da
ground zero:
la strada per la liberta' e' a
senso unico e una volta che
l'hai provata,
nessuno ti convincera' a tornare indietro; e se ti farai convincere, verrai travolto da coloro che viaggiano nella giusta direzione. |