SETTEMBRE 4


Altopiano di Folgaria.

Incontro un gregge di pecore e ne approfitto per qualche immagine suggestiva



utilizzando il riflesso generato da una pozza d'acqua






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Avio.  Fuochi d'artificio al termine della rassegna "uva e dintorni".



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Aeroporto di Verona-Boscomantico.

Curiosando tra gli hangars, scovo questo Robinson R44




E' domenica e questo Pilatus Turbo-Porter continua a caricare, portare in quota e "scaricare" , gruppi di paracadutisti



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Ad Ala, la valle dell'Adige ha orientamento nord-sud e il Sole al mattino, grazie alla valle di Ronchi,  ne illumina una parte




Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Velo Veronese: e' il percorso che sto seguendo per raggiungere la Val d'Illasi



Raggiungo in macchina il Rifugio Revolto a 1355 metri, poi proseguo a piedi per la mia meta: il Rifugio Passo Pertica a 1573 metri, che si intravede a sinistra in questa foto.

La strada, costruita durante la prima guerra mondiale e che prosegue fino al Rifugio Scalorbi, e' ancora perfettamente agibile, ma chiusa al traffico.



Passo Pertica, come lo vede chi ci arriva da Ronchi



Eccola la valle di Ronchi, paradiso di Cervi, Camosci, Caprioli e recentemente, cinghiali.



Dal Passo, si vedono anche i pascoli dei Monti Lessini



Visto che andro' a vedere la manifestazione Axalp in Svizzera e che dovro' superare un dislivello di 400 metri, proseguo la camminata in salita, per allenamento.



Dell'antico ghiacciaio, non resta che la tipica forma a U dell'erosione provocata sulle roccie e il rio che scorre a valle.



sono ormai a 1700 metri; vedo la Malga Campobrun e, più in alto, il Rifugio Scalorbi e la Chiesetta degli Alpini.



L'escursionista con lo zaino rosso, serve di riferimento per capire le dimensioni della cascata



passo dopo passo, guadagno quota e la prospettiva cambia: adesso vedo anche il laghetto



Arriva aria umida dalla pianura e si sviluppano nubi a carattere cumuliforme



Sono arrivato al rifugio Scalorbi e con me anche la nebbia



Continuo a salire. Ormai ho superato i 400 metri di dislivello preventivati per l'allenamento



Incomincio a vedere le stelle alpine !



Dopo aver risalito un costone, sono finalmente arrivato a Bocchetta Mosca, 2029 metri, 674 metri di dislivello.

Posso stare tranquillo: non avro' problemi alla Axalp, anche perche' sono arrivato fin quì con la mia borsa fotografica.



Da quì posso vedere cosa c'e' aldilà del costone: la Vallarsa, il Pasubio.



Il Vajo dei Colori; e' percorso da un sentiero ripidissimo.



Mi mancano 200 metri di dislivello per raggiungere Cima Carega, la vetta piu' alta che da nome al Gruppo



il tempo incerto e il pensiero della strada che devo percorrere per tornare alla macchina, mi fanno decidere di iniziare il rientro.









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Chiesetta di San Pietro in Bosco, si trova ad un paio di chilometri da Ala



Ho avuto la possibilita' di salire sulla sommita' del campanile



Passa uno strano convoglio composto da quattro locomotori



poco piu' tardi  alcuni amici mi portano a visitare le rovine di Castel Saiori, sopra Chizzola.



Da liì si gode una bella vista del Santuario di San Valentino



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Altipiano dei Monti Lessini.  Sto camminando sul prato quando una lepre spunta fuori da un cespuglio e scappa



Ecco il motivo della passeggiata: documentare la prima neve caduta sul Gruppo del Carega.






Sono solo per strada e c'e' un silenzio totale



Il Sole e' ormai nascosto dalla Catena del Monte Baldo e le ombre sono sparite.
Sullo sfondo, Cima Posta.



In pianura, la foschia nasconde alla vista un pezzetto di Lago di Garda



I Lessini sono proprio il regno delle mucche e delle marmotte.